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      Che un gran numero di strati sia più favorevole per produrre il maximum degl’effetti fisiologici lo fanno pur anche vedere le pile a caricare immaginate dal Ritter.
      Or qui più che mai compare la grande somiglianza, che vi passa tra gl’artificiali elettromotori, e gl’organi torpedinali de’ menzionati pesci di numerosissime laminette formati: ma se numerosi corpicelli di sostanza cartilagineo--gelatinosa sono atti a sviluppare una si gran quantità di un fluido tanto simile al nerveo, perchè il cervelletto degl’animali, e principalmente dell’uomo, in cui l’insigne Malacarne numerò più di 800. lamine non sarà egli un vero eletromotore?
      Epperciò se l’Aldini credette, che nelle machine animali esistesse un meccanismo, da cui si sviluppasse il fluido nerveo, se Volta seppe immaginare una machina, che ci aprì la strada a conoscere qual sia l’utilità del cervelletto, le sperienze, e le osservazioni di Fourcroy, Vauquelin, Thenard, e Ritter c’insegnano quali sieno le modificazioni, per cui più atto diventa l’eletromotore cerebrale alla produzione degl’effetti fisiologici, che sono quelli, che appunto si esiggono per metter in azione le machine animali, ed infine per mezzo delle mie sperienze, ed osservazioni oserei lusingarmi di aver scoperto la vera utilità, e l’uso di questa importante porzione della massa cerebrale, sopra il che finora nessun fisiologo aveva neppur avanzato approssimanti congetture.
      Mi si permetta ora di conchiudere, che il modo, con cui finora si è dissecato il cervello per nulla poteva condurre a conoscere la sua struttura e gl’usi, a cui è destinato.


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Saggio sopra la vera struttura del cervello dell'uomo e degli animali e sopra le funzioni del sistema nervoso
di Luigi Rolando
pagine 78

   





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