Non ben comprendo poi cosa intendano i sullodati Medici per quella soluzione di continuità che ammettono in ciascheuna cirvonvoluzione del cervello, e del cervelletto, ne in che modo credano, che si spieghi, e si sviluppi la sostanza midollare, se non è che vogliano dire, esser ciascuna fibra midollare isolata, probabilmente inviluppata da sottilissima cellulare, ed in molti luoghi separata dalle altre per frapposta cinerea sostanza. Non vedo poi, che i medesimi abbiano sparso qualche luce sopra la struttura, e gl’usi delle prominenze bigemine, della ghiandola pineale, e delle parti circonvicine.
Ho per altro provato sommo piacere nel vedere, che questi ingegnosi Anatomici hanno parimenti scoperto, che gl’emisferi del cervello sono organi composti da fibre o filamenti, i quali vanno a formare le diverse parti, che si osservano nell’esame de’ medesimi: qual osservazione non è indifferente per aprire la strada a conoscere le funzioni, che da questa struttura dipendono, mi sia però permesso di rimarcare, che niente vi scorgo nella lor maniera di esaminare il cervelletto, che sia atto ad eccitare qualche idea circa gl’usi, a cui è destinato.
Ma se dalla descrizione stessa data dal Dottor Gall unitamente al Dottor Spurzheim non si ritrova indicio di corpi, e d’organi distinti, e separati tra di loro, destinati ciascheduno a particolari funzioni, dunque caderà per se stessa la dottrina craniologica dal primo insegnata, e con molto maggior probabilità si potrà asserire, che se gl’emisferi (poichè sembra, che non possa cader dubbio sopra gl’usi a cui è destinato il cervelletto) sono composti di fibre, il modo d’agire nelle diverse loro operazioni non deve esser molto diverso da quello d’altri organi di fibre animali parimenti formati; epperciò qualunque impressione ricevuta dalle fibre del primo, secondo, settimo paja, e da quelle dei nervi inservienti al gusto, ed al tatto verrà trasportata per mezzo della mobilità, di cui godono all’origine centrale di tutte le altre fibre cerebrali, e v’indurranno particolari movimenti costituenti le nobili funzioni, che dalle fibre suddette dipendono, dal che si può comprendere, perchè dalla troppa flacidità, mollezza, rigidità o consistenza, e da vizi consimili restino in proporzione alterate, e perturbate le summentovate funzioni.
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