Indice
Introduzione Perché è vivo Pisacane
Carlo Pisacane
nel Risorgimento italiano
I. Giovinezza
II. FugaIII. Azione
IV. Difesa di Roma
V. Dopoguerra difficileVI. Primo libro
VII. Piemonte socialistaVIII. Raccoglimento
IX. Questione borbonicaX. Testamento
XI. FineNote
Nota bibliograficaIndice dei nomi citati nel testo e nelle note
IntroduzionePerché è vivo Pisacane
La personalità di Pisacane nella nostra storia politica è di quelle che disorientano per la loro molteplicità. C'è da un verso il soldato colto e studioso che considera il risorgimento d'Italia quale un problema spiccatamente militare; c'è dall'altro lo scrittore che ne sottolinea le premesse e le inderogabili finalità di rivoluzione integrale. C'è il mazziniano puro di Sapri; il socialista e il nazionalista; l'aristocratico e il transfuga della sua classe sociale; l'uomo romantico e l'ammirator di Cattaneo.
Io lo vedo in certo modo come uno specchio d'Italia nel suo tempo. In lui, per quanto non uomo di primissima linea nel Risorgimento, anzi proprio perché non lo fu né mai pretese d'esserlo, si riflettono infatti le varie esigenze, aspirazioni, impostazioni ideali del popolo italiano a mezzo il secolo XIX. La sua vita inquieta le comprende e le esprime un po' tutte; egli ha l'istinto immediato e sicuro della necessità di volta in volta prevalente, sa la falla che preme di chiudere, il silenzio che preme di rompere, il gesto che preme di fare. Il lettore troverà in questo libro la chiave di molte sue contradizioni apparenti, e soprattutto la giustificazione di quel gesto disperato e paradossale che fu, da parte sua, la spedizione di Sapri.
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