Pagina (42/502)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Giunto a Milano il 14 aprile, Pisacane fa capo a Cattaneo: lo crede ancora il padrone della città, mentre è ormai nient'altro che un povero Catone inascoltato o quasi, lí lí per doventare un sospetto agli occhi dei reggitori.
      Nel rigurgito di tanti volontari spavaldi e ignoranti, Cattaneo apprezza subito il valore d'un Pisacane, se non altro un militare di mestiere, con idee chiare in testa. Discutono sulla situazione. Pisacane si orienta subito: Radetzki è serrato in Verona dal principio del mese, l'esercito sardo sta perdendo il suo tempo sulla riva sinistra del Mincio. Le forze, su per giú, si equilibrano: Radetzki aspetta i famosi rinforzi; i piemontesi contano un poco sulle truppe di Napoli, di Roma, di Firenze, niente sui volontari. Nuvoloni all'orizzonte parecchi: il fervore popolare s'è smorzato assai, e i milanesi riposano ormai sugli allori, pensando che la guerra vera, in campo, tocca agli eserciti stanziali. Morire d'iniziative, perciò, e dedizione passiva al monarca, e le redini strappate di mano a quanti pretendono che la Lombardia prosegua la sua guerra d'insurrezione accanto al Piemonte; diffidenze incrociantesi, degli autonomisti e repubblicani, sulle vere intenzioni di Carlo Alberto; dei piemontesi e monarchici sul pericolo di sinistra, e ovunque il riflesso dei gelosi sospetti suscitati in tutta Italia dalla mossa sabauda; e già vive e accorate le recriminazioni reciproche sulle eccezionali occasioni perdute per farla finita con l'Austria.
      Data la situazione, Pisacane dichiara che vuol proseguire immediatamente pel fronte; Cattaneo si offre di accompagnarlo dal generale Lechi, che comanda in capo il cosidetto esercito lombardo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano
di Nello Rosselli
pagine 502

   





Milano Pisacane Cattaneo Catone Cattaneo Pisacane Radetzki Verona Mincio Radetzki Napoli Roma Firenze Lombardia Piemonte Carlo Alberto Italia Austria Pisacane Cattaneo Lechi