.. e le lodole cadranno dal cielo belle e arrostite... Ma della vostra libertà che ci lascia morir di fame... io me ne rido. Siamo stanchi di tante ludificazioni di libertà... In breve, piú che la tirannia straniera, piú che lo smembramento della famiglia italiana, ci dan da pensare il nuovo organamento sociale al domani della lotta, e i mezzi radicali, onde sgombrare dal nostro bel paese privilegi, ipocrisia, ignoranza e miseria, al dí della vittoria. Che governi Dio o il Popolo, che si confederi o si agglomeri la popolazione frazionata della penisola, poco importa; saran sempre rivoluzioni da scoiattoli, quelle che non tendono a trasformare da cima a fondo questa fracida e sgangherata baracca».
Fin qui la stampa periodica, o meglio un campionario scelto della medesima. Ma che diluvio di libri e di opuscoli, poi!
Il '51 fu l'anno fecondo: si aprí con La federazione repubblicana di Giuseppe Ferrari, stampata sí all'estero, ma in Piemonte assai letta e discussa (si vedrà come eccitasse insieme l'ammirazione e lo sdegno di Pisacane). Direttamente influenzata da quello scritto, che deve considerarsi fondamentale da chi voglia studiare lo sviluppo dell'idea socialista in Italia, usciva pochi mesi dopo, dovuta al Montanelli, l'Introduzione ad alcuni appunti storici sulla rivoluzione d'Italia. Gran nome, quello del Montanelli: il suo libro quindi circolò dappertutto, al suo generico contenuto socialista conferendo singolare importanza l'anzianità dell'autore quale fautore di riforme sociali.
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