Erano già i prodi militi attaccati in piú punti, fra i quali a Porta S>. Pancrazio, ove vivo il fuoco si faceva sentire nelle ore piú calde del giorno. Molti e molti trasteverini si presentarono alla retroguardia ed agli avamposti, dimostrando il piú vivo desiderio di dividere i pericoli con noi, ed esternando un marcato dolore che non vi fossero piú armi da poter loro distribuire onde, inermi quali erano, si posero fra le nostre file per essere pronti a trasportare quei prodi che rimanevano morti o feriti sul campo dell'onore. Accorgendosi poi che momentaneamente mancava alla truppa vino per dissetarsi, ne prevennero il bisogno coll'apprestare istantaneamente vino e pane; cosa che alleviò moltissimo i nostri defaticati soldati, che ne esprimono la piú viva gratitudine. Le donne incoraggiavano i fratelli e i mariti ad essere pronti a prestarsi per noi; ed esse stesse gareggiavano con loro per coadiuvarci in qualche cosa. L'ambulanza suddetta trovavasi allo scoperto sulla Piazza delle Fornaci in prossimità della porta anzidetta, quando venivano portati varj feriti, ed il tempo sembrava minacciare pioggia. Una tale situazione commosse le donne del vicino Conservatorio Pio, che spontanee apersero il loro parlatorio ed andito, con tre o quattro ambienti forniti di letti e materassi e di ogni occorribile; ed avresti detto che il tutto fosse stato preparato da lungo tempo tanta ne fu la sollecitudine nel far ritrovare tutto ciò che abbisognava. Quivi non pochi feriti vennero con ogni comodità curati, e quelle donne divisero l'assistenza coi curanti, dimostrando in ogni atto quanto caritatevole e sensibile fosse il cuore di quella comunità. Lode adeguata e lode eterna ai valorosi figli del Gianicolo: lode a quelle donne cristiane che sentono il primo de' doveri del Divin Maestro, la carità cioè ed il soccorso a chi soffre.
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