(95) Era stato Cattaneo a suggerire che la Guerra comb., anche se stampata altrove, recasse la data di Lugano (a Macchi, 20 marzo '51). — Sulle cure prestate da Cattaneo al manoscritto della Guerra comb., cfr. Macchi a Cattaneo, 1° agosto 1857. — P. si scusava con Cattaneo di importunarlo per la stampa della sua opera, adducendogli che «circondato da codini io non posso che far capo da voi» (23 gennaio '51). — Scrivendo al Daelli il 5 marzo '51 per sollecitare una risposta in merito alla stampa della Guerra comb., Cattaneo cosí premeva: «Pare impossibile che trovi accoglienza migliore il Gualterio e persino il Negri!» — I dettagli della stampa della Guerra comb. in lettera di P. a Dall'Ongaro, 4 giugno '51, cit.
(96) È Mazzini stesso che, nei cit. Ricordi, narra dei consigli da lui dati a P. dopo la lettura del ms. della Guerra comb.; e aggiunge: «Non assentí; l'amore al Vero era in lui piú potente d'ogni altra considerazione; la discussione fra noi fu animata abbastanza, perché ne seguisse un lungo silenzio».
(97) La lettera di Bixio in NERI, Un episodio della vita di B., Genova, 1912, 102-103; 106-108. Bixio proseguiva: «Chi ama il proprio paese deve pensarci due volte prima di contribuire ad inalzare certe reputazioni, che la storia non conoscerà che per i mali che ne seguirono».
Al B. accenna altresí P. in una lettera a Dall'Ongaro, 4 giugno 1851, cit. — Bixio teneva a chiarire che da parte romana, il 29 aprile 1849, non si era operato contro i francesi alcun guet-apens; la lotta era stata aperta e leale.
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