Pagina (406/502)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Il socialismo autoritario di P., si è detto, è in piena contraddizione col di lui innato, prepotente individualismo libertario. Si veda ad es. con quanta foga P. si scagli contro l'opinione volgare secondo cui sarebbe da ritenersi disgrazia che «l'energia arricchisca l'Italia di tanti diversi concetti per quanti uomini pensanti essa conta» (III, 116).
      (171) «Sono umanitario — scrive P. (III, 186) —; ma innanzi tutto italiano, e come in una nazione non può costituirsi il nuovo patto fra i cittadini, se ognuno di essi non acquisti piena ed intera la sua individualità, cosí non vi sarà fratellanza, o meglio associazione di popoli, se prima ogni popolo non ottenga la sua completa autonomia; e come è impossibile sorgere a libertà prima che ognuno senta ed operi liberamente, del pari il primo passo che dobbiamo fare noi Italiani... è quello di sentirci e di costituirci esclusivamente Italiani».
      Scriveva molti anni or sono PAOLO ORANO (I patriarchi, cit., 136): «Importa poco a noi... che le sgrammaticature socialiste di P. non abbiano trovato il loro posto... nei manuali ufficiali del bel regno. Dinanzi al socialismo contemporaneo, dinanzi a noi, per quelle sgrammaticature — e non per il tragico gesto di Sapri — il buon senso italiano è salvo e P. non muore».
      (172) Il mio esame dei Saggi essendo forzatamente sommario, non tutto quel che converrebbe in essi sottolineare ho potuto mettere nel debito rilievo. Assai importanti sono, per citare un es., certi passi nei quali P. si dichiara in favore del federalismo piú avanzato (I, 101).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano
di Nello Rosselli
pagine 502

   





Italia Italiani Italiani Sapri Saggi