Bisognava e bisognerà sempre avere una base all'insurrezione nazionale; e bisognava e bisognerà sempre impedire alla monarchia di Piemonte di prendere la direzione del moto e tradirlo. Quindi il moto di Genova» (a Medici e Bertani, 27 nov. '57).
(196) Una lettera di Mazzini a Mordini, 1° agosto '56 («Dí a Pisacane che va aumentando il materiale in modo da imprendere non solamente sorprese, ma attacchi») sembra alludere a un viaggio di P. a Nizza in quel tempo: ché Mordini risulta, dall'indirizzo della lettera, residente appunto a Nizza in quei giorni. La cosa è possibile, per quanto strano sia che non ci consti anche da altre fonti; o forse l'indirizzo (scritto da Mazzini? o aggiunto, per chiarezza, dagli editori della lettera?) è sbagliato. Ma quel che escludo senz'altro è che P., nell'agosto, si recasse a Malta per conferir col Fabrizi, come sostiene il Menghini semplicemente perché, in una sua a Fabrizi, del 19 agosto, Mazzini allude a un C. che si reca appunto nell'isola. Menghini non ha dubbi nel risolvere C. in Carlo e Carlo in Pisacane; io ne ho moltissimi. Di piú: foss'anche Pisacane costui, non potrebbe darsi che una gita progettata fosse poi andata a monte (come andò, l'anno di poi, quella di Londra)? Un viaggio a Malta non era una bazzecola allora, ed è impossibile ammettere che P. l'abbia compiuto senza lasciarne ricordo che in questo frettoloso accenno di Mazzini.
Durante il suo soggiorno a Genova Mazzini lanciò la famosa sottoscrizione per i 10.000 fucili. Nella decima lista di sottoscrittori — pubblicata dall'Italia e Popolo, 21 nov.
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