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      Il 14 nov. Hudson informava il suo governo che la W. era stata posta in libertà, con 5 giorni di tempo per lasciar il Piemonte; la scarcerazione veniva motivata col fatto che si era trovata la W. piú esaltata che colpevole. (Rec. Off., F.O., 67 , 227). FALCO, 280 sg., ha pubblicato interessanti documenti sulla carcerazione della W. Una pepata lettera di lei a Garibaldi, dal carcere, trovasi in LUZIO, 408.
      (363) L'arrendevolezza delle autorità sarde ai voleri napoletani parve indizio di inqualificabile debolezza alla Gazzetta del Popolo. «Del rimanente, essa osservava, con che diritto permettere anche al vice console di leggere tutte le carte per cercare di servire il governo napoletano... se queste contenevano il nome di qualche napoletano dimorante in Napoli.. Oh! è un orrore!»
      La casa — faceva osservare la Gazz. del Pop. — era intestata alla Di Lorenzo. E anzi P. figurava di pagarle dozzina...
      Nel corso di un'altra perquisizione subíta il 17 luglio, alla Di Lorenzo si sequestravano, tra le altre cose, due brevi mss. di Pisacane: un foglio col titolo Principii sui quali è d'uopo fondare le istituzioni militari d'Italia: e un ms. di 30 fogli intitolato Principii fondamentali del nuovo patto sociale e costituzione provvisoria d'Italia.
      (364) Scriveva ancora Rosetta, il 13 luglio '57: «P. ha abbandonato una donna, la quale aveva per lui abbandonato la sua famiglia; ha lasciato una bambina, che sarà infelice senza padre...; ti pare che abbia fatto bene? No, e tu facevi lo stesso, se il caso non te lo impediva.


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Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano
di Nello Rosselli
pagine 502

   





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