Il gruppo di quesiti da essi presentato, insieme ai pochi dei piemontesi, raggiunse pienamente lo scopo: tali quesiti toccavano il problema delle relazioni fra capitale e lavoro (istituzione dei probiviri), del miglioramento dei salari(104); suggerivano l'impianto di banche di credito sul lavoro e di cooperative di produzione, sostenevano la necessitą di un intervento collettivo delle Associazioni per ottenere una riduzione delle ore di lavoro e un regolamento sull'impiego dei fanciulli nelle fabbriche; proponevano si istituissero sussidi di disoccupazione, si cercasse di ottenere dal governo per le societą operaie almeno la preferenza nell'accollo dei lavori pubblici; mostravano inoltre l'opportunitą di promuovere un'inchiesta generale sulle condizioni della classe lavoratrice in Italia, spingevano all'unificazione delle societą operaie, ponevano il problema dell'istruzione del proletariato, suggerendo l'istituzione di scuole speciali, di corsi di economia, di premi ad autori di libri popolari, di restrizioni da farsi nelle societą agli operai analfabeti; domandavano infine che i congressi si componessero in maggioranza di veri operai e che venisse fondato un monitore della classe lavoratrice. Due quesiti proponevano che le societą operaie unissero i loro fondi per acquistare terre incolte da affidarsi pel dissodamento e la cultura a operai disoccupati(105).
C'era dunque di che alimentare un magnifico Congresso; bisognava metter da parte ogni altra preoccupazione e tentar di risolvere alcuni di quei problemi; cosķ soltanto i numerosi borghesi radunati a Firenze avrebbero potuto rendersi veramente utili alla classe operaia.
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Associazioni Italia Congresso Firenze
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