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      Libertà vera è uguaglianza nella solidarietà, e si esprime col motto «Uno per tutti, tutti per uno». L'uomo è tanto piú veramente libero quanto maggiore è il numero dei liberi intorno a lui, e piú profonda e completa la libertà da essi goduta.
      Scopo fondamentale di ogni uomo ha da esser dunque la conquista della propria libertà, di tutta la propria libertà. Alla quale meta non si giunge se non si abbia realizzata dapprima una completa autonomia spirituale attraverso la rivolta contro la società e contro Dio.
      Per rivolta contro la società Bakunin intende lo sforzo di liberazione da quei germi di abitudini mentali che la società stessa o meglio l'ambiente depongono in ogni individuo, incatenandolo fin dalla nascita in un complesso d'idee tradizionali sui problemi fondamentali della vita. Queste idee innate (sulla giustizia, sull'anima, sulla divinità, sulla materia, ecc.) impregnano di sé, per sempre, lo spirito dell'individuo, il quale, se pure evolverà spiritualmente, assai di rado oserà varcare i confini di questo ambiente tradizionale e porre in discussione le basi stesse del suo pensiero. È necessario uno sforzo immenso per procedere a una coraggiosa e obiettiva valutazione dei valori imposti come indiscutibili dalla suggestione sociale; ma è, per l'uomo pensante, tappa indispensabile nel cammino per la conquista della vera libertà.
      Fra queste idee innate o tradizionali, la piú funesta è quella di Dio; poiché la nostra libertà cessa di esistere se ci sottoponiamo a un'autorità superiore, invisibile, insindacabile, irresistibile.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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