Nell'autunno 1864, compiendo un breve viaggio in Inghilterra, Bakunin s'incontra a Londra con Carlo Marx. I due uomini sono divisi oltre che da divergenti vedute e opposti temperamenti, da acri questioni personali; ma finiscono con l'intendersi per la lotta contro Mazzini in Italia e, in generale, per la diffusione della neonata Internazionale.
Sui primi di novembre il russo è di ritorno fra noi. Ha anche ricevuto l'incarico di consegnare a Garibaldi l'indirizzo inaugurale dell'Internazionale(257). A Genova gli è facile introdursi nell'elemento operaio grazie a un biglietto di Mazzini a Federico Campanella: «Di' a Mosto che andrà a cercarlo un amico mio russo con la moglie: che mi preme sia ben accolto dai nostri; che lo faccia conoscere ai coniugi Sacchi e Casaccia per gli operai... Starà pochissimo in Genova. Questo russo ti darà una prima lettera russa, in francese. È lavoro interessante assai»(258). Bakunin si serve dunque di Mazzini per iniziare i suoi contatti con l'elemento operaio, quando già a Londra ha concordato con Marx l'azione antimazziniana!
Da Genova ritorna a Firenze. Qui, sul cadere del 1864, getta le basi di una società segreta, che ora è detta Alleanza della democrazia socialista, ora Società dei legionari della rivoluzione sociale italiana, piú spesso Fratellanza. La nascita di questa società segreta coincide, per il tempo, col precisarsi nello spirito di Bakunin delle nuove teorie rivoluzionarie; egli ha bisogno di concretare il suo pensiero, di tradurlo immediatamente in azione, perché ormai non ha fede che «nella rivoluzione fatta dal popolo per la sua positiva e completa emancipazione, rivoluzione che costituirà l'Italia libera repubblica di liberi comuni nella libera nazione, liberamente uniti fra loro». Cosí scrive il 7 febbraio 1865(259).
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