Tutto questo non va. Bisogna pensare, se si vuol progredire. Ma in questo paese, che dą la mano al papa, pare si sia messo il pensiero all'indice. La democrazia perciņ si trova qui (a Napoli) come dappertutto in Italia, in uno stato di prostrazione, di ristagno difficili a descriversi, e di equivoco cronico e perpetuo»(269).
La gioventś borghese italiana č infinitamente piś arretrata di quella d'altri paesi e assolutamente inadeguato č in Italia lo sviluppo della scienza: solo pochissimi seguono quelle correnti scientifiche che, trasportate nel campo economico e filosofico, trionfano all'estero e formano la base e la conferma del socialismo.
Inviando agli amici Herzen e Ogarėv i programmi della Fratellanza, Bakunin si scusa dei troppi particolari superflui che essi contengono. «Ma ricordatevi - spiega - che ho scritto questo programma in ambiente italiano in cui evidentemente le idee sociali sono quasi sconosciute»(270).
Si č formata in Italia una consorteria la quale, impadronitasi di ogni impiego lucroso, taglieggia il paese. Meno di cinque anni di indipendenza sono «bastati» egli nota «per rovinare le sue finanze, per precipitare tutto il paese in una situazione economica senza uscita, per uccidere la sua industria, il suo commercio»: e, quel che duole sopra ogni altra cosa, per distruggere nella gioventś borghese quello spirito di eroica devozione che per piś di trent'anni ha servito di potente leva a Mazzini(271). I repubblicani si sfogano ad attribuire ogni malanno al governo monarchico.
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