Si provvide anche alla necessitą di un giornale che collegasse le sezioni e divulgasse le idee bakuniste: nell'ottobre 1866 apparve il primo numero della «Situazione», due paginette interamente scritte da Bakunin. Conteneva uno studio sulla condizione dei partiti in Italia, l'esame della situazione del popolo italiano, della sua miseria, della sua potenza insurrezionale, dei suoi nemici, ossia «la Chiesa, lo Stato centralista e i suoi necessari elementi - i privilegi sociali»; inoltre un attacco a fondo contro Mazzini e Garibaldi(289). Il secondo numero, a quanto pare, non uscķ che nel 1868, a Ginevra(290).
Importante soprattutto č la presa di posizione contro Garibaldi. All'atteggiamento apertamente antimazziniano Bakunin era stato, in fondo, costretto dalla scomunica che contro di lui aveva per primo lanciata Mazzini; ma l'attacco a Garibaldi - occasionato dalla sua partecipazione agli avvenimenti politici e militari di quell'anno - costituiva per Bakunin una notevole dimostrazione di forza; egli sentiva di poter gią, a tre anni appena di distanza dal suo primo arrivo in Italia, sostenere una parte nel movimento democratico italiano, pur schierandosi contro il capo riconosciuto di quel movimento.
Quel che lo urta in Garibaldi č la sua leggerezza(291). Garibaldi infatti abbraccia con disinvoltura tutte le dottrine che mirano a un rinnovamento della vita politica, morale e sociale del paese: si dichiara federalista, razionalista, socialista; ma non ne penetra a fondo nessuna e le sue dichiarazioni di adesione, spesso avventate e impulsive, nuocciono alla sua serietą e danneggiano i singoli movimenti.
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