Era stato annunciato per il settembre 1867, a Ginevra, un Congresso democratico internazionale per la pace. Bakunin comprese che esso poteva riuscirgli assai utile per una prima pubblica esposizione del suo credo sociale e che la Lega della pace e della libertà (convocatrice del congresso) avrebbe potuto diventare un ottimo strumento per la diffusione delle sue idee.
Nello stesso mese, poi, doveva radunarsi a Losanna il II Congresso dell'Internazionale. Bakunin si propose di parteciparvi per lanciare anche nella grande Associazione dei lavoratori le sue idee e neutralizzare quelle di Marx, il quale, predominando nel Consiglio generale, mirava a imporle a tutta l'associazione come dogma ufficiale.
Abbandonò dunque l'Italia; e non doveva ormai tornarvi che fugacemente(320).
«Avevo passati circa quattro anni in Italia - scrisse - ove fui testimone del primo svolgimento, lentissimo e, a dir vero, all'inizio assai confuso, ma tuttavia molto nettamente progressivo, delle aspirazioni, degli istinti e delle idee socialiste»(321).
In Italia il movimento socialista muoveva i suoi primi passi; all'estero, intanto, andava assumendo proporzioni insperate.
Al II Congresso dell'Internazionale (Losanna, 2-7 settembre 1867) apparvero chiari i grandi progressi compiuti dall'Associazione. Il suo fruttuoso intervento in grosse questioni tra industriali e lavoratori in Francia e in Inghilterra le aveva valso l'adesione di intere leghe operaie; si fondavano qua e là giornali internazionalisti, perfino in America gli operai cominciavano a guardare con fiducia verso la nuova organizzazione.
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