Dal 6 al 12 settembre 1869 si riuní a Basilea il IV Congresso dell'Internazionale; vi parteciparono, quali rappresentanti dell'Italia, Bakunin, delegato della sezione dei meccanici di Napoli, un certo Heng della sezione italiana di Ginevra e il sarto Stefano Caporusso, della sezione di Napoli; Fanelli - delegato di alcune associazioni operaie di Firenze - non intervenne.
Questo Congresso che consacra l'enorme sviluppo preso dall'Internazionale in tutti i paesi d'Europa e negli Stati Uniti d'America segna il trionfo definitivo del collettivismo come dottrina ufficiale dell'associazione. I delegati dichiarano che la società ha il diritto di abolire la proprietà individuale del suolo e di rivendicarla alla collettività(441).
Ma seguiamo l'attività del Caporusso. Il quale, nella seduta del 10 settembre, fa sapere che la sezione di Napoli conta già seicento membri, tra i piú risoluti operai del luogo(442). Il 12 settembre, dopo aver preso parte alla discussione sul collettivismo, presenta la seguente proposta, che viene approvata a grande maggioranza: «Riguardo al collettivismo tutte le sezioni devon presentare al prossimo congresso il loro punto di vista sul mezzo pratico per risolvere tale questione»(443). Nella stessa seduta dà un interessante ragguaglio sulla popolazione di Napoli; che, su un totale di 600000 anime, si compone, secondo lui, di 100000 donne e fanciulli, 50000 oziosi e vagabondi, 100000 capitalisti, 150000 usurai e bottegai, 200000 operai e proletari(444). Scarsa è la produzione; una quantità di generi manifatturati vengono importati.
| |
Basilea IV Congresso Internazionale Italia Bakunin Napoli Heng Ginevra Stefano Caporusso Napoli Fanelli Firenze Congresso Internazionale Europa Stati Uniti America Caporusso Napoli Napoli
|