Il governo ha sciolto due sezioni dell'Internazionale in Napoli ed in Firenze, ma il risultato è stato l'immediata formazione di nuove sezioni in ogni parte del paese... Il potere di Mazzini sugli operai d'Italia è completamente rotto»(562). Engels viene incaricato di redigere un indirizzo ai lavoratori italiani, di congratulazione e d'incitamento(563).
Abbiamo già visto come Mazzini si schierasse contro la Comune; vedremo ora con quanto coraggio e con quanta energia si opponesse al dilagare dell'internazionalismo. Ciononostante il 1871 si presenta come una data tragica per il mazzinianismo; l'innesto dell'Internazionale è compiuto a tutte sue spese.
Abbiamo anche detto che uno dei maggiori responsabili dei successi che l'Internazionale incontra in Italia durante il 1871 è Garibaldi; egli, fin dal 29 agosto '71, scrive al Terzaghi, di Torino: «L'Internazionale vuole gli uomini fratelli e la fine dei privilegi. Io simpatizzo naturalmente con essa»(564); e alla direzione del «Romagnolo»: «L'Internazionale è quella parte piú numerosa della società che soffre al cospetto di pochi privilegiati. Noi quindi dobbiamo essere con l'Internazionale»(565). Dichiarazioni esplicite di adesione, da allora in poi continuamente ripetute, per quanto infirmate da una evidente voluta o no ignoranza dei principî fondamentali dell'associazione. Famosa per il clamore che destò nel campo repubblicano è la lettera di aperta difesa dell'Internazionale che Garibaldi diresse il 21 ottobre a Giuseppe Petroni(566).
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