Il nome dell'Internazionale e dei suoi fondatori si diffondeva sempre piú. Il 22 dicembre 1871 l'Associazione democratica di mutuo soccorso di Macerata spediva un indirizzo a Carlo Marx, informandolo d'averlo nominato triumviro onorario della società, in compagnia di Garibaldi e di... Mazzini, in omaggio al principio «la nostra patria è il mondo»(702).
Il 24 dicembre trenta membri dimissionari della Società operaia di Milano fondavano una sezione internazionale sotto il nome di Circolo operaio di emancipazione del proletariato(703); in venti giorni i soci salivano al centinaio(704).
Il 1° gennaio usciva a Torino il settimanale satirico internazionalista «L'Anticristo». Lo stesso giorno si costituiva la sezione di Ravenna dell'Internazionale, mercè la fusione di cinque società operaie, con un totale di 478 membri(705).
Il 5 gennaio la Federazione operaia di Torino si scindeva: una importante minoranza che aderiva apertamente all'Internazionale ne usciva per formare la società L'emancipazione del proletario, che si organizzò in corpi di mestiere e costituí subito una cassa di resistenza. E anche la maggioranza, pur aderendo al mazziniano Patto di Fratellanza, deliberava di inviare le quote regolamentari al Consiglio generale dell'Internazionale(706).
A Napoli, 7 gennaio, veniva fondato il settimanale «La Campana»; e a Milano, il 28, «La Lega rossa».
Altre sezioni dell'Internazionale si fondavano a Ferrara, a Milano, a Rimini, sulla fine di gennaio. Le sezioni già esistenti intensificavano la loro attività: tale quella di Napoli che, nel febbraio 1872, invitava i tipografi a una riunione da tenersi il 18 del mese, onde fondare un'unione tipografica basata sui principî dell'Internazionale(707).
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