Il calcolo del Perelli, interessante senz'altro perché compiuto da un contemporaneo, presenta evidenti difetti; arbitraria e inverosimile è la suddivisione delle spese nel bilancio, troppo elevato il salario assunto come medio; nonpertanto ci dà un'idea della realtà, che se mai pecca, a parer mio, di soverchio ottimismo.
(27) Op. cit.; GEISSER e MAGRINI, op. cit., pp. 806-9.
(28) Delle statistiche successive, pubblicate nel 1875 e nel 1880, la prima si limita a indicarci il numero delle società sorte fra il 1848 e il 1861, che sussistono ancora nel 1875 e non ci permette di sapere quante sono sorte prima dell'unità nazionale e quante nel biennio 1860-61. La seconda ci dà notizie piú precise, ma è evidente che solo la minima parte delle società anteriori al 1859 sussisteva nel 1880: essa novera 14 società fondate anteriormente al 1850 in tutta l'Italia, escluso il Piemonte; 15 fra il 1850 e il 1859.
(29) Si avverta che la Statistica riguarda anche alcune società di mutuo soccorso fra bottegai, professionisti, e altre categorie non operaie; le cifre che riporto si riferiscono esclusivamente alle società operaie.
(30) Per iniziativa dell'operaio tipografo Vincenzo Steffenone.
(31) Prima ancora della costituzione della Società i tipografi torinesi avevano stipulato una tariffa di lavoro con i proprietari, che fissava lo stipendio minimo settimanale in L. 16. Con la tariffa del 1851, si fissava l'orario di lavoro a dieci ore, la retribuzione a L. 0,40 l'ora (T. BRUNO, La Federazione del libro nei suoi primi cinquant'anni di vita, Bologna 1925, pp.
| |
Perelli Italia Piemonte Statistica Vincenzo Steffenone Società La Federazione Bologna
|