(47) Chi conosce un poco l'argomento e ha sfogliato alcune di quelle pubblicazioni, mi darà atto del senso infinito di noia che prende chi legga le lunghe tiritere sulla igiene dell'operaio, o i doveri dell'operaio o i nobili esempi di disinteresse e di sacrificio proposti all'operaio o certe asfissianti divulgazioni di economia politica, di cui tali pubblicazioni sono infarcite!
(48) Cito due o tre opere piú caratteristiche: MARESCOTTI, Catechismo sulla economia pubblica, Bologna 1861; MANGONI, La civiltà a pro' di tutti ecc., Napoli 1861; PIGORINI, Il libro dell'operaia, Milano 1870; C. CANTÚ, Portafoglio d'un operaio cit. Ma c'è un'intera biblioteca di trattatelli popolari, redatti in simil guisa, che varrebbe la pena di elencare dal primo all'ultimo e di far conoscere. Vi si troverebbe, non paia azzardata l'illazione, la giustificazione del socialismo!
(49) «La Vespa», Firenze, 2 giugno 1864, 10 gennaio 1865. Le citazioni di questo bisettimanale hanno una particolare importanza perché i suoi articoli venivano allora compiacentemente riprodotti dalla stampa reazionaria di tutt'Italia.
(50) «Il Conservatore», mensile, anno I, n. 5, Bologna, maggio 1863.
(51) Ibid., luglio 1863.
(52) La Giovane Italia cit., p. 88.
(53) La Giovane Italia cit., p. 86. Cfr. anche «Il Conservatore», maggio 1863.
(54) La Italia disfatta dalla rivoluzione piemontese, Malta 1862, p. 33; La Giovane Italia cit., p. 81. Anche «Il Conservatore», maggio 1863, scrive: «il disordine e l'anarchia saranno la conseguenza inevitabile di una società atea». Cfr. anche «L'Ancora», Firenze, 30 gennaio 1869; «La Civiltà cattolica», 6 maggio 1871.
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