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      (72) Statistica del 1862 cit.
      (73) Questo congresso e i successivi del 1861, '63, '64 sono stati completamente dimenticati dagli studiosi del movimento operaio. Per questo motivo ho creduto opportuno di parlarne un po' diffusamente.
      (74) La proposta viene respinta.
      (75) Anche questa proposta (formulata nel senso di associar gli operai agli utili e alle perdite dell'azienda) viene respinta, dopo che vari delegati (tra i quali i componenti la Commissione permanente, Geimonat e Astengo di Genova; Vincenzo Boldrini e Mistrali di Milano) han fatto rilevare che, mentre i capitalisti saprebbero sempre celare la cifra effettiva degli utili, gli operai, per la esiguità del loro guadagno, non sarebbero in grado di superare eventuali periodi di crisi dell'azienda. Gli stessi delegati caldeggiano invece l'istituzione dei collegi arbitrali per dirimer le controversie tra capitale e lavoro - o di premi agli operai piú redditizi.
      (76) Non restan notizie di questa discussione.
      (77) Si discute in particolar modo sul cosiddetto sciopero del lunedí, allora assai diffuso: molti operai, costretti a lavorare anche parte della domenica, prendono il lunedí come giorno di riposo. Il quesito che propone di infligger loro una multa viene respinto: la multa è immorale. Molti delegati fidano nell'istruzione progressivamente diffusa che varrà a persuader gli operai del loro torto; altri invece - fra i quali alcuni operai - rilevano che non son tanto da biasimare gli operai quanto i padroni che prolungano eccessivamente il lavoro.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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