Il compilatore della Statistica lamentò infatti (p. 45) che alcune società genovesi si fossero rifiutate di fornire dati sulla propria attività: «Le risposte che la maggior parte di tali società ha date alla Prefettura mostrano pur troppo quale sia il loro stato di ignoranza e di anarchia». Erano tutte società che avevano subito le recenti persecuzioni politiche della estate 1862. Anche otto società napoletane si erano rifiutate di mandare informazioni al ministero.
(143) La Statistica ufficiale cercò di stabilire in che modo si era formato questo capitale e compilò la seguente divisione, riguardante il patrimonio di quelle società che avevano dato notizie piú precise:
Capitale generaleL.
1411392
Per sovvenzioni, lasciti, ecc.
»
204865,75
Per contributo di soci onorari
»
73081,44
Per contributo di soci effettivi
»
887501,59
Per tasse d'ammissione
»
83969,91
Per interessi di capitale
»
112164,22
Per cespiti diversi
»
49809,20
Dove si vede che circa un quinto di questo capitale si doveva alla beneficenza. Anche il governo sovvenzionava qualche società; nel 1862, per esempio, spese, a questo titolo, L. 5600. Qualche aiuto ricevettero alcune società anche dai municipi. Cfr. E. MARTUSCELLI, Le società di mutuo soccorso e cooperative, Firenze 1876.
(144) La Società operaia di Caselle (Piemonte) aveva nominato socio onorario l'appaltatore delle gabelle, che l'aveva esentata dal dazio sul vino. Atti del IX Congresso degli artigiani ecc. cit., pp. 72-81.
(145) RAVÀ, Storia delle associazioni di mutuo soccorso e cooperative nelle province dell'Emilia, Bologna 1873. La Società di mutuo soccorso di Scandiano (Reggio Emilia) contro 132 soci effettivi contava, nel 1870, nientedimeno che 84 onorari!
| |
Statistica Prefettura La Statistica Firenze La Società Caselle Piemonte IX Congresso Storia Emilia Bologna Società Scandiano Reggio Emilia
|