.. cerca illudere quanto meglio possibile per giganteggiare», i cui principî «sono tali che bisogna metterci in guardia e respingerli», e «L'Apostolato» che ha diretto contro Mazzini un «insulto inverecondo, pazzo, rabbioso», «tale da meritare piú che lo sputo del disprezzo». Lo stesso articolo provoca anche una deliberazione della Unione tipografica di Catania con la quale tutti i componenti l'Unione vengono impegnati «a non piú prestarsi alla pubblicazione di articoli, che in qualunque modo attaccando la reputazione dei cittadini sono di pubblico scandalo per il paese» («La Roma del popolo», 3 agosto 1871).
(515) Settimanale fondato nel 1866; diretto prima da Paride Suzzara-Verdi, poi da Alcibiade Moneta.
(516) All'«Internazionale» di Napoli cit.
(517) Nel luglio; cercò allora di attenuare l'importanza scrivendo: «Se v'è città, fra le nostre, nella quale l'Internazionale abbia trovato aderenti, è quella - non la nomino, ma v'è nota - dove l'elemento operaio è piú muto, piú ritroso ad ogni vitalità di progresso». Agli operai italiani cit., p. 60.
(518) Vedine lo Statuto. Firenze, 8 novembre 1870.
(519) Lettere di G. Mazzini ad A. Giannelli cit.
(520) M. MACCHI, Almanacco per il 1872, pp. 62 sg.
(521) Castellazzo andò poi sempre piú allontanandosi dal mazzinianismo. Nel 1873 aderí pubblicamente all'Internazionale, definendola «la scienza, la luce, la verità... il progresso sociale, il diventare continuo; l'anarchia sublime del grande ideale umanitario... in una parola l'ortopedia della natura» («Il Risveglio», Siena, 19 ottobre 1873).
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