A parte ciò è doveroso riconoscere che la Rivoluzione della Comune di Parigi ha contribuito molto piú di questa propaganda dell'Alleanza a destare il proletariato italiano dal suo letargo secolare». Ricordo che se ufficialmente l'Alleanza di Bakunin si era sciolta, in realtà essa continuava ad esistere e a costituire - agli occhi e nelle intenzioni del russo - una specie di avanguardia in seno all'Internazionale. Insomma, i capi dell'Internazionale italiana, quelli che si mantenevano in diretto contatto con Bakunin, erano tutti affiliati all'Alleanza. Lo attesta Errico Malatesta: «tutti noi eravamo prima di ogni altra cosa membri dell'Alleanza segreta e come tali fondammo sezioni dell'Internazionale allo scopo di creare un centro di lavoro per le idee e gli scopi dell'Alleanza» (M. NETTLAU, Errico Malatesta ecc. cit., p. 89).
(551) MICHELS, Storia del marxismo in Italia, Roma 1909.
(552) Le relazioni tra «La Plebe» e il Consiglio generale di Londra ci sono attestate da un numeroso gruppo di lettere, che fanno parte del citato Carteggio di Engels.
(553) Alludeva al «Ciceruacchio», al «Diavolo rosa»? Ma non erano quotidiani.
(554) «Il Gazzettino rosa».
(555) «Il Proletario italiano».
(556) «Il Romagnolo».
(557) «La Plebe».
(558) «La Libertà».
(559) «L'Eguaglianza».
(560) «L'Apostolato».
(561) Era questa una manovra della spia Terzaghi per attirarsi le simpatie degli internazionalisti.
(562) «Il Motto d'ordine», Napoli, 18 novembre 1871.
(563) Verbali del Consiglio generale citati ad diem. La redazione dell'indirizzo venne però sospesa: si volle attendere il risultato del XII Congresso operaio di Roma (ibid., 31 ottobre 1871).
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