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      Da quel giorno militò liberamente nell'Internazionale.
      (646) RICHARDS, op. cit., III, pp. 290 sg.
      (647) Lettera a Saffi, 8 novembre, in SEI, vol. XVI, p. CXVI. Eran stati chiamati a farne parte Petroni, Filipperi, Panizza, Battaglia, Fava.
      Petroni, che aveva presieduto il congresso, si disse invece molto soddisfatto del suo esito; e scrivendone sulla «Roma del Popolo», il 4 gennaio 1872, adirato per certi attacchi delle gazzette conservatrici, si compiacque affermare aver esso «scongiurato i flagelli che sovrastano al consorzio civile per colpa vostra (dei conservatori)... In piú ha condannato le tendenze comuniste, le quali sono una reazione troppo naturale, per non dir necessaria, contro il vostro egoismo, come le tendenze materialistiche sono una reazione troppo naturale, per non dir necessaria, contro le superstizioni che fin qui dominarono».
      (648) A. GIANNELLI, Aneddoti ignorati ed importanti. Brevi ricordi mazziniani dal 1848 al 1872, Firenze 1905.
      (649) SEI, vol. XVI, p. CXVI.
      (650) Lettere di G. Mazzini a F. Campanella cit., p. 47, lettera del 16 novembre 1871.
      (651) Lettera citata a Saffi, 8 novembre 1871.
      (652) Ai rappresentanti gli artigiani ecc. cit.
      (653) Lettera citata, ottobre '71 (martedí).
      (654) Aurelio Saffi nel discorso inaugurale pronunciato al XVI Congresso operaio di Firenze (1886), ripensando alla via percorsa, affermava che la Fratellanza delle società operaie fondata a Roma nel '71 era stata «nella sua virtualità, la manifestazione piú vasta e piú promettente dello spirito d'associazione nel nostro paese.


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Mazzini e Bakunin
di Nello Rosselli
pagine 458

   





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