Devo mettermi dalla parte di Marx contro di lui».
(719) «L'Alleanza», marzo 1872.
(720) Alla Consociazione repubblicana romagnola («L'Alleanza», 9 marzo 1872).
(721) «Con te differisco nel fine e quindi nei mezzi e nel metodo da tenersi - gli scrive Mazzini il 12 settembre 1869 -. Tu non tendi a fine pratico alcuno... Io tendo a cercar gli eventi; tendo a cogliere la prima opportunità per un'insurrezione repubblicana; e quindi la necessità di un ordinamento. Il tuo sistema conduce diritto, senza che tu vi pensi, alla sosta indefinita, all'abdicazione di ogni iniziativa» (Lettere di G. Mazzini a F. Campanella cit., p. 333). E a Giorgina, nel giugno '70: «Ciò ch'io persisto a rimproverare nel mio cuore ad Aurelio è il silenzio... perché non scrive contro il materialismo, il machiavellismo e tutti gli ismi che ci appestano? Che fa egli dell'ingegno che Dio gli ha dato? Manca di coraggio morale? Temo a poco a poco di convincermene. Perché mi lascia solo? Perché non combattere in due?» (ibid., p. 335).
(722) Cfr. lettera di Mazzini a Giannelli, ricevuta il 18 ottobre 1869. Lettere di G. Mazzini ad A. Giannelli cit., p. 422.
(723) Cfr. lettera di Mazzini a Emilia Ashurst, 9 gennaio 1860 (RICHARDS, op. cit., II, 165).
(724) Già abbiamo accennato a Mazzoni, a Castellazzo, a Socci. Piú che pencolare, precipitava addirittura verso l'internazionalismo Battaglia. Mazzini ne scriveva al Giannelli, il 16 febbraio 1872: «Se per miracolo di provvidenza. gl'italiani si destassero non a ciarle ma a fatti, o in lettiga o in piedi, finché vivo, farò il mio dovere.
| |
Marx Alleanza Alla Consociazione Alleanza Mazzini Lettere Mazzini Campanella Giorgina Aurelio Dio Cfr Mazzini Giannelli Mazzini Giannelli Cfr Mazzini Emilia Ashurst Mazzoni Castellazzo Socci Battaglia Giannelli
|