Anche se il Percy, qualche settimana piú tardi, scriveva che «il terrore dell'artiglio austriaco... viene espresso ogni giorno piú apertamente»(18), il Castlereagh pareva pensare che a tutto ciò avrebbero posto rimedio, quanto prima, i cannoni austriaci destinati, senza il suo consenso ufficiale, ma col suo espresso incoraggiamento ufficioso, a soffocare la rivoluzione di Napoli(19).
Dalla corrispondenza del Percy non ci risulta che nel gennaio e febbraio del 1821 egli avesse altri abboccamenti col principe: la cui attività e il cui contegno venivano per altro attentamente seguiti. Ed ecco qui confermata la palese disapprovazione di Carlo Alberto per la violenta repressione dei moti studenteschi dell'11 gennaio(20), ecco la notizia inedita di una dimostrazione improvvisata in suo onore, la notte del 15 gennaio, dinanzi al teatro, da un centinaio di persone(21), ecco finalmente i preoccupati ragguagli sul sequestro di corrispondenza settaria operato il 3 di marzo, con conseguente compromissione del Carignano, «che il partito liberale tiene come un idolo e considera come il principe adatto per venir messo alla testa del governo italiano che esso si propone d'instaurare»(22). Siamo ormai alla vigilia della rivoluzione. Il Percy segue la crisi con crescente ansietà, con pessimismo marcato, l'occhio fisso alle mosse dell'Austria impegnata nel Sud. Al primo sintomo di pronunciamento militare prevede la defezione di tutto l'esercito; ben presto confesserà di non veder altra salvezza pel paese, né altra alternativa, che in una guerra all'Austria!
| |
Percy Castlereagh Napoli Percy Carlo Alberto Carignano Percy Austria Sud Austria
|