Indimenticabile la chiusa:
Pianse allor la Scultura e ebra di sdegnogridar parve alla morte: - Ahi qual splendore
involasti, o crudele, al mio bel regno!
Ma se l'autore lo scrisse a nove anni, chi non vorrà perdonargli?
Lo lasceremmo comunque senza rimpianti alle sue fatiche poetiche, augurandogli una benefica maturazione, se non ci piacesse di cogliere, prima, un altro aspetto della sua lira, quello scherzoso: per allora senza dubbio il migliore. Due esempi soltanto. S'approssimano le solennità natalizie, e il giovanissimo studente è squattrinato: perciò si rivolge allo zio canonico:
Prossimo è il giorno in cui per nostro amorevolle farsi bambino il sommo Iddio;
ve lo rammento, o mio signore Zio.
E perché mai? già vel predice il cuore
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Voi siete perspicace e m'intendete,
sicché mi taccio e dal Ciel prego a voicento anni e piú di vita, e se volete
sempre buono appetito, e corpo sanoe quanto puossi piú bramar; di poi
verrò a baciarvi, o caro zio, la mano.
La vigilia di Pasqua siamo alle solite:
Pensai che i miei compagni in allegriacelebreran di Pasqua or or la festa,
lieti mangiando alla presenza mia.
Ed io dovrò (che acerba pena è questa)
leccarmi intanto i baffi ed andar via
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Il giorno avanti Pasqua ormai s'abbuia,
sicché voglio spiegarvi i desir miei,
ma, o caro Zio, questa rimaccia in rianon mel permette dir... Cantar vorrei
al suon delle monete l'Alleluja.
Ché se lo zio canonico era un tipo da allentare i cordoni della borsa a una richiesta cosí... disinvolta, buon pel Montanelli; ma allora dovremmo inferirne che il bigottismo imperante nel collegio di Santa Caterina fosse temperato alquanto dalla bonarietà del suo rettore!
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