.. Quando affermiamo essere necessaria una rinnovazione filosofica, vogliamo dire che un nuovo sistema di principî generali dee sorgere dalle scoperte, e dalle osservazioni parziali della moderna sapienza... Ma la italiana gioventú, anziché applicare l'ingegno a queste grandi creazioni filosofiche, le quali richiedono maturità d'intelletto e lungo corso d'osservazione e d'esperienza, può essere in altro modo assai piú utile alla patria comune, intraprendendo specialmente una sistematica illustrazione del nostro passato filosofico... È pur tempo che l'Italia nella conoscenza del passato acquisti il sentimento dei suoi futuri destini. È pur tempo che noi sappiamo ciò che ci deve l'Europa, e superbi delle nostre glorie nazionali occupiamo il posto che ci conviene nella storia della moderna filosofia. È impresa lunga e difficile: ma guai se gli ostacoli e le difficoltà dovessero diminuire l'ardore dell'italiana gioventú!
Amico lettore, cosí scriveva il Montanelli non ancora ventenne: con questa altezza di concetti, con questa coscienza di patria, con questa serietà di studioso e di cittadino. Non vorremmo perdonargli allora il peccato veniale d'un ostentato enciclopedismo da strapazzo? E non vorremo finalmente intendere come, pur muovendo dai piú diversi lidi egli drizzasse, e pur sempre, la prora, o almeno proponesse di farlo, verso quell'unica meta, la grandezza auspicata della patria restituita al suo glorioso destino?
Ma proseguiamo nella lettura del carteggio Montanelli-Viesseux.
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