Tuttavia, pur di creare seri imbarazzi al governo italiano, suscitando nel paese un minaccioso problema e ponendo il governo nella necessità di affrontarlo, i clericali seppero piegarsi a fare della vera e propria propaganda suscitatrice dell'odio di classe.
La quale, unita a molti altri elementi, forní ai nostri operai la preparazione sufficiente a far loro comprendere, qualche anno piú tardi, il contenuto della propaganda socialista; e a far loro abbandonare, quasi in massa, le prime guide del loro risorgimento morale e materiale.
2.
La prima «Internazionale» e la crisi del mazzinianismo
Il problema sociale in Italia tra il 1860 e il 1870.
Tra il 1860 e il 1870 i partiti politici italiani si trovano faccia a faccia, per la prima volta, col problema sociale. Certo, sarebbe stolto sostenere che, innanzi il 1860, i soli problemi nazionali e costituzionali abbiano interessato le nostre classi colte; ciò significherebbe dimenticare gli scritti notissimi di Mazzini, Ferrari, Pisacane, per non citare che i maggiori; ignorare i primi tentativi di organizzazione operaia, soprattutto in Piemonte dopo il 1850; non dare la dovuta importanza ai molti giornali sorti con un programma di piú o meno disinteressata tutela degli interessi operai, sempre innanzi al 1860; dei quali giornali, tra parentesi, sarebbe utilissima una raccolta sistematica. Ma è chiaro che un paese, il quale non ha ancora raggiunto la soluzione dei problemi dell'indipendenza e della pubblica libertà, non può considerare urgente la questione sociale.
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