«Bignami - scrive malinconicamente Engels a Sorge il 2 novembre 1872, - č il solo individuo che abbia preso il nostro partito in Italia»(450); e allude all'esiguo gruppo che fa capo al giornale «La Plebe» di Lodi.
Avevano commesso, in realtą, un formidabile errore fondando serie speranze per l'avvenire del socialismo in un'idea, che era nata quasi dal nulla in conseguenza della Comune di Parigi e che aveva raccolto, in pochissimi mesi, un impressionante numero di seguaci. Lo stesso Bakunin sopravvalutava la potenza rivoluzionaria dei giovani italiani; alla distanza di due anni, anch'egli doveva accorgersi che si trattava soltanto di un'effimera infatuazione,destinata ad esaurirsi in vani tentativi di sommossa.
3.
Repubblicani e socialisti in Italia
I.
Si ragiona molto oggi, in sordina e no, di un desiderabile riavvicinamento fra repubblicani e socialisti. Il connubio porterebbe a una maggior valutazione del fatto politico da parte socialista (della cui necessitą i socialisti piś intelligenti si rendono oggi perfettamente conto) e a una maggiore valutazione del fatto sociale e a un piś stretto contatto con le esigenze e le aspirazioni del proletariato, da parte repubblicana. Lascio ai politici di determinare la convenienza del connubio: io vado ripensando alla storia dei due partiti in Italia e alle ragioni riposte o evidenti che valsero a separarli dapprima, e poi a mantenerli divisi e corrucciati. C'č una vecchia ruggine fra di loro, ci sono astiositą e malintesi: non sarą forse del tutto inutile indagare quando e come si formarono e se per caso la comune disavventura dei partiti democratici non potrebbe costituire l'auspicata occasione di un chiarimento.
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