Pagina (372/380)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      (426) 2 gennaio 1866, a Firenze, attentato contro Sella.
      (427) Lo stesso Rattazzi, nel 1871, diceva «disastrosa» la politica finanziaria di Sella (Rattazzi et son temps, II, p. 408).
      A che non arrivò la propaganda di stampa repubblicana sotto il ministero di quel «reazionario clericale» di Menabrea (1868). Incitamento all'insurrezione, necessaria per fondar subito la repubblica in Campidoglio; impulso alle sommosse di Milano, Palermo, Roma (Petruccelli della Gattina, Storia d'Italia, p. 43).
      (428) Critiche di Jacini, Pensieri sulla politica italiana, pp. 44 sg., sulla stampa - che, assodata l'unità, tese a sviare la pubblica opinione dalle questioni serie e abituò il pubblico a considerar la politica un teatro di virtuosismi.
      (429) Fa eccezione il provvedimento di sospensione dello Statuto che si votò al principio del 1866, al principio della guerra. La Camera però respinse una legge sui sospetti che si propose nella stessa occasione e che, mirando ai fautori dei Borboni, era cosí vaga che poteva colpire chiunque.
      (430) Contro al progetto Ferrara (1867) sul prestito anticipante il gettito di vendita dei beni ecclesiastici, si schierano moltissimi alla Camera: ottanta oratori s'iscrivono a parlare, quasi tutti contrari. Ferrara dimissiona (Rattazzi et son temps, II, p. 168).
      (431) Sui deputati che diventano galoppini degli elettori, Jacini, Sulle condizioni della cosa pubblica. E ancora: «la capitale accentra nel Parlamento tutte le competenze del paese - e il paese ne resta cosí privo; tutte le incombenze pubbliche si appioppano al deputato che si ritiene idoneo a tutto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Saggi sul Risorgimento
di Nello Rosselli
pagine 380

   





Firenze Sella Rattazzi Sella Rattazzi Menabrea Campidoglio Milano Palermo Roma Petruccelli Gattina Storia Italia Critiche Jacini Pensieri Statuto Camera Borboni Ferrara Camera Rattazzi Jacini Parlamento