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      Il socialismo scientifico, usava dire Antonio Labriola, autorevolissimo interprete del marxismo, afferma l’avvento della produzione comunista non come un postulato o un oggetto di libera scelta, ma come il risultato del processo immanente della storia.
      I principî di cotesta scienza marxista sono cosí universalmente noti che qui basterà farne un semplice richiamo:
      Marx assume come fondamentale negli uomini il bisogno economico. Per la progressiva soddisfazione di questo gli uomini sono costretti a ricorrere a metodi e rapporti di produzione che sono indipendenti dalla loro volontà. Le forze produttive sono il fattore determinante del processo storico. Tutti i fenomeni della vita sociale, politica, spirituale, hanno carattere derivato, relativo, storico, in quanto sono un prodotto del modo e dei rapporti di produzione.
      Il processo storico è la risultante di una immanente legge dialettica, di un ritmo delle cose; si svolge cioè in virtú e attraverso un perenne contrasto, che nei momenti critici si fa drammatico, tra le forze espansive della produzione e le forze conservatrici simbolizzate dai preesistenti rapporti sociali. Il passaggio da una fase produttiva all’altra si avvera per una ferrea intrinseca necessità ad opera di leggi storiche, correlative ai vari sistemi produttivi.
      Espressione di questo contrasto tra forze di produzione e forme cristallizzate di vita sociale è la lotta di classe. Tutta la storia si risolve in una indefinita serie di lotte di classi. Questa lotta è sempre terminata col trionfo delle esigenze della produzione, cioè con la vittoria politica della classe che queste esigenze, anche inconsapevolmente, impersona.


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Socialismo liberale
di Carlo Rosselli
pagine 184

   





Antonio Labriola