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      > La sua formula era quella di un socialista liberale. Parve scandalo allora. Si avvia oggi ad essere la posizione caratteristica di tutta la nuova generazione socialista.
      Intorno al valore del materialismo storico si è molto discusso in questi ultimi anni. Molti scrittori marxisti sono disposti a concedere che esso non fornisce appoggio ad una tesi finalistica socialista; ma tutti però insistono nel rilevare il valore immenso che esso ha come guida, come «bussola» del moto socialista, tanto che parlano di esso come della filosofia specifica del moto socialista. Solo il materialismo storico, solo il concetto del rovesciamento della praxis, proclama Mondolfo, può conciliare i due estremi del materialismo fatalistico e del volontarismo antistorico e salvare il movimento cosí dal facilonismo rivoluzionario come dall’impaludamento riformista. Esso solo dà al rivoluzionario la consapevolezza delle possibilità e dei limiti dell’azione in ogni momento dato. Mondolfo non esita a dichiarare che il fondamentale difetto dei socialisti italiani è consistito nella incongruenza delle premesse filosofiche, nella mancanza di una coerente orientazione teorica, nella trascuranza del principio essenziale di quel realismo storico, al quale pure han creduto appoggiarsi, che consiste nel rovesciamento della praxis.
      Ora io confesso che in tutte le formule famose care ai revisionisti marxisti, dalla «prassi che si rovescia» alla «realtà condizionante e condizionata», dall’«uomo creatore della sua storia nei limiti delle condizioni preesistenti che sfuggono al suo controllo», al «presente figlio del passato e padre dell’avvenire», non vedo nulla di specifico capace di soddisfare le esigenze del moto socialista, nulla che possa guidare l’azione socialista in ogni concreta situazione storica.


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Socialismo liberale
di Carlo Rosselli
pagine 184

   





Mondolfo