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      È proprio a lui, alla sua prosa corrosiva, alla sua feroce intransigenza, che si deve il disprezzo tuttora imperante per tutte le correnti socialiste non marxiste Dopo aver pescato a larghe mani nei suoi predecessori e nei suoi rivali, non esitò, pur di imporre il suo deciso superamento, ad ingigantire le antitesi, a raddoppiare in violenza polemica, affinché in un deserto colmo solo di macerie, meglio sovrastasse in tutto il suo splendore il suo scientifico edificio.
      Europa, per fortuna, non tarda a disegnarsi una reazione; e l’amore per Marx non è piú un amore cieco e va anzi trasformandosi in un lento ma inesorabile distacco. Ma in Italia l’adorazione per lui, almeno sino a pochi anni or sono, faceva il paio con quella per la Vergine di Pompei o la reliquia di san Gennaro; né mancava chi pretendeva che l’ampollina marxista avesse a bollire eternamente, in ogni caso ed occasione, quando dentro ormai c’era rimasto ben poco di bollibile... Quanti giovani ho io conosciuto che senza conoscere l’abc dell’economia politica si perdevano ancora nei garbugli della teoria del valore; o che allo studio della realtà attuale preferivano l’esegesi sottile degli infiniti e contraddittori passi dell’opera marxista o che tutto il loro studio ponevano nell’ereditare non il suo spirito ma il suo stile, fatto di opposizioni saisissantes e di giudizi tranchants.


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Socialismo liberale
di Carlo Rosselli
pagine 184

   





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