Eppure non v’è piú socialista e anche comunista che seriamente pensi alla possibilità di una integrale soppressione della proprietà privata nell’ordine della produzione. Ma tant’è, si continua a ripetere la formula mitica quasi contenga in sé racchiuso l’ideale supremo.
Come per il fine, anche per il mezzo. Come il socialismo si è risolto nella socializzazione, cosí il moto socialista si risolve troppo facilmente nel principio della lotta di classe, in cui si sostanzierebbe, secondo taluni, tutto il processo di emancipazione proletaria. Anche qui si è scambiato un principio tattico di indubbio valore pedagogico e strumentale con l’essenza del moto che sta in qualcosa di piú profondo e positivo che non sia l’opposizione, la lotta, sia pur consapevole. Si è rinserrato il piú gran moto di massa della storia entro il quadro limitato di una breve esperienza storica eternandone i dati e motivi contingenti; e non ci si è avvisti che il gran fiume plebeo, nel suo avanzare verso la foce arricchito da sempre nuove correnti, non è piú in grado di scorrere negli angusti limiti del letto antico.
Occorre, insomma, una riaffermazione libera, alta e schietta della essenza della idealità socialista, fuori da ogni pregiudizio di scuola e di metodo. Il socialismo non è né la socializzazione, né il proletariato al potere e neppure la materiale eguaglianza. Il socialismo, colto nel suo aspetto essenziale, è l’attuazione progressiva della idea di libertà e di giustizia tra gli uomini: idea innata che giace, piú o meno sepolta dalle incrostazioni dei secoli, al fondo d’ogni essere umano; sforzo progressivo di assicurare a tutti gli umani una eguale possibilità di vivere la vita che solo è degna di questo nome, sottraendoli alla schiavitú della materia e dei materiali bisogni che oggi ancora domina il maggior numero; possibilità di svolgere liberamente la loro personalità, in una continua lotta di perfezionamento contro gli istinti primitivi e bestiali e contro le corruzioni di una civiltà troppo preda al demonio del successo e del denaro.
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