PRELUDIO
Di tutte le forme della letteratura e della poesia il romanzo č la pių disprezzata, e per alcune classi di persone la pių abborrita. - La lettura di un romanzo si fa, per solito, di nascosto e lontano possibilmente dagli occhi de' curiosi, press'a poco come quando si commette un peccato. - Se una ragazza č in odore di gran leggitrice di romanzi, storna da sč qualunque possibilitā di matrimonio; la spina dorsale deviata, il broncocele, la clorosi, l'isterismo, l'epilessia, sono in una fanciulla, contro i giovinotti assestati che voglion metter casa, spauracchi meno spaventosi dell'abitudine a legger romanzi. - I maestri, i pedagoghi, i prefetti di camerata, se colgono un giovinetto alunno sprofondato nella lettura di un romanzo, tosto č un tumulto nella famiglia, un parapiglia nel Collegio-Convitto; minacce di castighi, di espulsioni, di collere implacate. - Gli uomini gravi, i torci-colli, quelli che si danno importanza, quelli che vogliono parere senza essere, i cultori di matematica, i poliglotti, quelli dell'alta e della bassa filologia, gli studiosi d'economia, quelli che aspirano, per lo meno, a diventar soci corrispondenti di un qualche istituto, danno tutti quanti a pių potere la caccia ai romanzi, e guardano ai romanzieri con atti di commiserazione e di sdegno e d'inquietudine; press'a poco come gli esorcisti del bel tempo dell'inquisizione guardavano i sospetti di stregoneria. Bene sono esclusi dalla persecuzione e dall'odio universale alcuni pochi romanzi celeberrimi, che a buoni conti si chiamano libri, perchč la parola non corrompa l'opera.
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Collegio-Convitto
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