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      Vedremo pertanto gli scherzi curiosi che faranno nel corso di un secolo codeste famiglie, appartenenti a varie caste, distinte alla sorgente e confuse alla foce; e nella vita di un uomo che visse nonagenario, e che, nato quasi alla metà del secolo passato, morì quasi alla metà del secolo corrente, e che parlò e mangiò e bevve e rise con noi, avremo, ci si permetta l'espressione, la chiave di volta che varrà a tener congiunto il vasto edificio e a ravvicinare fra loro quattro generazioni; press'a poco, come il patriarca Enos che andò a caccia con Adamo e spremette i primi grappoli con Noè, e congiunse le due grandi epoche della creazione del mondo e della dispersione delle genti.
      Le promesse sono gigantesche e presontuose: ma guai a chi promette poco. Il lettore lo piglia tosto in parola.
     
      LIBRO PRIMO
     
     
      Il lago di Pusiano e il vecchio nonagenario. - Il teatro Ducale di Milano nel 1750. - Musica, ballo, costumi, pittura scenica. - La contessa Clelia V.... - Il tenore Amorevoli e la ballerina Gaudenzi. - Cinque finestre e cinque lumi. - Il giardino di casa V... - Amorevoli e i custodi del morto. - Sospettato trafugamento di carte. - Il giudice del Pretorio. - Il caffè del Greco. - Il violino di spalla. - Donna Paola Pietra. - Gli scolari del Ginnasio di Brera e il nano guardaportone del senator Goldoni. - La musica sacra e la celebre suor professa Rosalba Guenzani. - Storia degli avvenimenti di donna Paola Pietra.
     
     
      I
     
      Convien risalire a quindici anni addietro, allorquando chi scrive trovavasi in quella età felice, in cui si è amici di tutto il mondo, e il mondo per contraccambio vuota con noi il sacco delle cortesie; età in cui la bile non è ancora uscita dal suo sacchetto a invelenir le vene, e il volto conserva le sue rose, e le influenze atmosferiche non fanno di noi quel che il rame fa delle rane scorticate; età in cui l'umore è sempre uguale e sempre lieto, e l'animo si apre a tutti, spensierato e fidente; età in cui sin la bruttezza ha la sua beltà; tanto che tutti, vecchi e giovani, uomini e donne, matrone e fanciulle si volgono a noi, chi per consigliarci, chi per compatirci amabilmente, chi per accarezzarci senza malizia la barba nascente; età in cui l'uomo è il legittimo re dell'universo, del finito e dell'infinito, perchè se il presente gli sorride da tutte le parti, l'avvenire gli si svolge dinanzi in lungo e in largo, senza confine, tutto pieno di fantasmi dorati.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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