Quel gentiluomo dunque, più commosso ed esaltato di tutti, chiese di quella monaca, e udita la storia del fratello di lei e del tristo padre, e com'ella fosse venuta renitente ai voti; tanto si interessò di essa che, d'una in altra ricerca, venne a conoscere i segreti suoi pensieri, ed eccitato dalla pietà e dall'entusiasmo per tanta virtù e sventura, si offrì di liberarla e di farla sua sposa. La forza di codesta tentazione fu sì gagliarda sulla monaca giovinetta, che il pericolo della fuga, i disastri d'un lungo viaggio, l'abbandono della patria, la diversa religione del gentiluomo, e i mille sentimenti di pietà e d'onore che doveano sostener la sua ragione, se la tennero per qualche tempo in grande sospensione d'animo, pur non valsero a soggiogarla; poichè, all'ultimo, ella si faceva imperterrita nell'idea d'esser libera innanzi a Dio, e di potere col matrimonio serbare inviolato il proprio onore. - Rispetto ora al gentiluomo che aveva promesso di liberarla, giova sapere com'egli nascesse da una famiglia illustre inglese passata in Francia, e come il padre suo, pel celebre editto fulminato da Luigi XIV contro gli Ugonotti, nel 1685, siasi trovato costretto a tornare in Inghilterra; dove morì lasciando due figlie ed un maschio, che fu poi questo lord Crall.
Custodivansi le chiavi del monastero nella stanza dell'archivio, a cui si entrava per una bussola chiusa da una piccola serratura; fatta per ciò la prova di diverse chiavi, ne fu trovata una che l'apriva. Dopo di che, fissato il giorno e l'ora per l'uscita, licenziatosi pubblicamente il cavaliere dagli amici, partì da Milano; ma trattenutosi segretamente in un casino poco distante dalla città, vi fe' ritorno pochi giorni appresso, nella stessa notte stabilita per la fuga.
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