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      La mattina seguente si mostrò infatti una marciliana con altra nave. Ma quella, avendo scorto che l'equipaggio era sotto l'armi, ed essendo il vento poco favorevole per tentare l'abbordaggio del vascello, dopo averlo per qualche tempo inseguito, dovette abbandonarlo. Donna Paola intanto era stata, per maggior sicurezza, nascosta dal capitano nel fondo del vascello, dove ebbe a trattenersi parecchie ore. Cessato il pericolo, all'uscire di quella sepoltura, fu salutata con grandi evviva da tutto l'equipaggio, già informato delle avventure della medesima. Il vino che dovea provvedersi a Zante, fu provveduto in altro porto; e dopo un viaggio non molto lungo, il vascello approdò felicemente a Londra. Qui donna Paola venne accolta dalle due sorelle del cavaliere e ritrovò preparata l'abitazione. Il cavaliere intanto, che per maggior cautela s'era trattenuto alle spiaggie di Venezia, venne poi con abito mentito ad Ancona, donde, attraversata per terra l'Italia, giunse a Livorno, dal cui porto con altro vascello passò in Inghilterra, dove sbarcò poco dopo l'arrivo di donna Paola.
      Sparsasi per tutta Londra la novella di codesto fatto straordinario, tosto l'arcivescovo di Canterbury, con proposte onorevoli, tentò l'animo della donna ad abbracciare la religione anglicana; ma la donzella fermissimamente dichiarò che, non essendo passata in Inghilterra per motivo di religione, ella non era in istato nè in volontà di cangiarla; dichiarazione che ripetè poscia alla regina medesima, quando, con maggiore grandezza di offerte, essa le mandò lo stesso invito dell'arcivescovo.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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