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      Il domestico salì a prenderla, ed ella uscì, e messasi in carrozza, in dieci minuti, con nuovissimo suo affanno, i cavalli si fermarono innanzi alla porta della casa dov'era l'abitazione di donna Paola Pietra.
      Preceduta dal servo che l'annunciò, ella pose il piede in una anticamera a pian terreno, nella quale, uscendo da un salotto vicino, le mosse incontro donna Paola.
      All'occhio esperto e penetrante di quella grave matrona, bastò uno sguardo, un solo sguardo, per comprendere che la contessa Clelia veniva da lei per qualche proprio cordoglio e non per cose d'altri: onde di punto in bianco cangiò il solito formulario gratulatorio e complimentoso del saluto, che qualche volta può amareggiare altrui colla crudezza del contrasto; lo cangiò nel sorriderle soavemente, e nello stendere la mano per stringer quella della contessa, che lasciò fare senza dir verbo. - Donna Paola intese che in quel momento un tale atto confidenziale, il quale forse in altr'occasione non sarebbe stato dicevole alla poca intimità in cui ella trovavasi colla contessa, era il solo che potesse riuscire conveniente.
      Egli è a questi atti sfuggevoli e che passano inavvertiti all'ottuso vulgo, che si riconosce di volo un'indole e un carattere privilegiato. Egli sta in codesti minimi atti il sintomo di quella squisita delicatezza, senza di cui non vi può essere interezza d'ingegno.
      Entrarono silenziose ambidue in una sala, e silenziose si posero a sedere. Per qualche tempo stettero così taciturne, perchè donna Paola, com'era naturale, aspettava che parlasse la contessa; ma visto che la titubanza le facea nodo alla lingua:


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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