- Quand'è così, il vostro consiglio sarà adempiuto. Oggi stesso mi recherò in Pretorio... e tutto sarà finito.
A queste parole donna Paola, abbracciando la contessa: - Permettete, le disse, che io vi faccia una preghiera.
- Una preghiera?
- Se mai, fuori di qui, foste per cangiar d'avviso, e la desolazione vi consigliasse qualche altro passo... per carità, venite prima da me, ve ne supplico.
- Ci verrò, ma per dirvi come sia stato seguito il vostro consiglio.
Nè vi furono altre parole, e la contessa partì riabbracciata da donna Paola Pietra. e risalì in carrozza.
LIBRO SECONDO
La ballerina Gaudenzi e Lorenzo Bruni. - I pensatori celebri e oscuri e i nembi precursori della procella sociale. - Lo studio del pittore Londonio. - Artisti milanesi nel 1750. - Il pittore Clavelli e le maschere-ritratti. - Gli Zanni. - La maschera del Tasca. - Meneghino. - La villotta di Cesare Larghi. - La lanterna magica del pittor Londonio. - Il minuetto. - La prima domenica di quaresima. - Il Capitano di Giustizia. - Sistema di giurisprudenza. - Il processo criminale. - Venezia. - Il lacchè Andrea Suardi detto il Galantino.
I
Se il lettore desiderasse di tener dietro alla povera contessa Clelia, per conoscer tosto le sue risoluzioni e le conseguenze di esse, noi ci troviamo nella necessità di non poterlo accompagnare, perchè siamo invitati da altre persone, per esempio dalla ballerina Gaudenzi, la quale in quella sera in cui il pubblico delirio toccò la sua massima espressione al di lei riguardo, si trovò in camerino l'usciere del Pretorio che le presentò una citazione a comparire; e subito dopo vide il signor Lorenzo Bruni, violino di spalla per l'opera, e primo violino direttore d'orchestra pel ballo; il signor Lorenzo Bruni venutogli innanzi agitato, convulso, iracondo e cogli occhi stralunati; il quale, se in quella sera non proruppe in parole violenti e non fece una scena dietro le scene, è perchè i veglianti regolamenti proibivano a quelli dell'orchestra di andare in camerino, ed egli comprendeva che, se i cavalieri ispettori chiudevano per lui, a loro dispetto, un occhio su quella contravvenzione, perchè così voleva la da tutti quanti idolatrata Gaudenzi, avrebbero còlto però assai volontieri la prima occasione in cui egli avesse commesso qualche stranezza, per far ritornare nel più crudo rigore i regolamenti del palco scenico.
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