Almanaccando così mille cose, e pensando al modo di far saltar fuori la complice, se ne tornò in quel giorno verso il quartiere dove era la casetta della Gaudenzi, il palazzo del marchese F... e quello della contessa V... Entrò dai portinaj e nelle botteghe là presso, interrogò serve e servitori e lacchè e barbieri, esplorò porte, cancelli e finestre; chiese conto dei signori padroni del giardino dov'era stato còlto Amorevoli, e quando sentì a nominare la contessa Clelia, e dire ch'era giovane e bella, egli che non sapeva nulla nè del suo carattere austero, nè della sua dottrina astronomica, disse tosto fra sè: - Ma perchè, la si lasciò da parte costei?... Ma perchè? - Nessuno de' cittadini milanesi, i quali erano compresi della fama di quella donna intemerata, nemmen per ombra avean potuto fare un sospetto su di lei... ma Lorenzo, il quale era di fuori, e non era stato a Milano che due stagioni, e, se conosceva pittori e poeti e accademici, non conosceva tutta quanta la nobiltà, nel suo sospetto non fu arrestato neppur da un dubbio; e sdegnato di que' privilegj manifesti e segreti che si accordavano ai grandi signori, quasi fu per recarsi dal giudice; ma, pentitosi di quel partito, che poteva aver aspetto di denuncia, giurò di venirne a capo in altro modo, e quello che si avvisò di fare e che fece, nessuno se lo potrebbe imaginare in mille anni...
Ma e la contessa Clelia?... Ah pur troppo che non ebbe il coraggio di metter tosto in atto il consiglio di donna Paola Pietra, come sentiremo poi; e volendo lasciar passare gli ultimi tre giorni di carnevale, per istornare uno scandalo che, secondo lei, sarebbe riuscito rumoroso in mezzo alla folla dei teatri, delle feste, delle mascherate, aveva pensato di aspettare il primo giorno di quaresima per adempire al dovere.
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