.. Il conte passeggiava... Il fratello taceva.
Trascorsi alcuni momenti, la contessa Clelia si levò e:
- Andiamo, disse, non voglio che per sì poco il conte si affanni.
Una mezz'ora dopo, preceduta dal conte marito e dalla sorella, la contessa discendeva lo scalone, rallentando il passo per essere raggiunta dal fratello. Quando questi le fu vicino:
- Chi ti ha detto...? gli disse la contessa.
- È un bisbiglio che corre per la città... La tua assenza avrebbe potuto accrescere i sospetti.... Or pensa a te...
A piedi dello scalone, tra le torcie di due lacchè, la contessa, attonita, salì in carrozza; il conte lieto e sorridente sedette vicino a lei; la portiera si chiuse, e via di trotto. Il conte fratello e la contessina tennero lor dietro in altra carrozza.
VI
Un'ora dopo, la festa da ballo al teatrino era già all'apogeo dello splendore, della folla, della vivacità, del frastuono. Così in quel tempo, come oggidì, il palco scenico si congiungeva alla platea per mezzo di una gradinata divisa in tre scompartimenti. Gl'intervenuti salivano al palco per quello di mezzo, e discendevano in platea pei due laterali. - Essendo il teatro più piccolo, l'orchestra veniva collocata in una galleria espressamente eretta sul palco. - Del resto, noi uomini della civiltà e del progresso, che abbiamo fatto le meraviglie quando il Fetonte degli impresarj introdusse per la prima volta il tappeto verde in teatro, dobbiamo sapere che, nel 1750, i più ricchi tappeti di Gand a rosoni variopinti coprivano tutt'intero il pavimento in occasione delle feste, e tutto era di conformità con quella ricchezza; dimodochè, se la sala tenevasi, come dicemmo, alquanto oscura durante lo spettacolo, pel migliore effetto ottico della scena e delle vedute architettoniche e campestri dei fratelli Galliari, le fiamme inondavano il teatro di luce quando si convertiva in festa da ballo.
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Clelia Fetonte Gand Galliari
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