Che il giovane Suardi, ossia il Galantino, come veniva comunemente chiamato a Milano, da questa città fosse passato a Venezia, non ci era nulla di straordinario, sebbene non fosse questo il luogo più adatto alla sua professione di lacchè; ma quel che ragionevolmente doveva promuovere di grandi sospetti era quello sfoggio repentino del suo abbigliamento e quell'aria di profumatissimo gentiluomo ch'egli si dava. La contessa, quando lo vide la prima volta sul ponte, pensò ch'egli avesse fatto una gran vincita al giuoco, e bizzarro qual era e amante della eleganza e del lusso, come ne aveva dato un saggio anche a Milano pur nell'umile sua livrea di lacchè, attendesse allora a gettare i guadagni in fretta e in furia nel recitare per poco tempo la parte del gran signore; ma a questa prima congettura ne tennero dietro delle altre, essendole nota la cagione per cui era stato cacciato dalla casa F..., e fece così altri sospetti di più grave natura. - Quando poi s'accorse del motivo pel quale più volte al giorno capitava su quel ponte, e vide la giovane Marina Zen aspettarlo ansiosa al balcone, e una notte, gettargli anche un letterino; fremette d'indignazione, e sentì una pietà profonda per quella giovinetta, che, cedendo alle prime effervescenze del sangue ed agli arcani desiderj del cuore, si era lasciata cogliere da quel vago aspetto di giovane, onde impaziente lo attendeva, e mestissima lo vedeva discendere dal ponte e dileguarsi. - Donna Clelia, nella sventura congenere in cui versava, aveva trovata quella nuova sollecitudine per i pericoli altrui, e un timore sinceramente affannoso che una fanciulla sbocciante allora allora dall'infanzia, cresciuta in tanta distinzione di natali, bella e fragrante come una rosa, ingenua al punto di abbandonarsi all'insidia per non sospettarla, fosse per cadere negli avvolgimenti di quel furfante mascherato.
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