Mentre i due interlocutori stavano coś parlando nella sala della libreria, udirono un furioso batter di mani che veniva dalla aula maggiore dell'accademia de' Trasformati. - Si recarono dunque anch'essi colà, e stettero a udirvi dalla viva voce del buon Passeroni, un canto del poema il Cicerone, che di quel tempo egli stava componendo. - Quando il Passeroni ebbe finito di leggere l'ultima ottava del canto, l'accademia si sciolse, e i due amici partirono insieme cogli altri.
Il Verri pasṣ il resto della giornata meditando il suo subbietto, e la sera, quando usć per fare una passeggiata, affatto solo, come soleva, verso il borghetto di porta Orientale, gli venne in pensiero che a riscaldare l'eloquenza e a far raccolta d'argomenti, per persuadere e, all'uopo, per intenerire i giudici, gli sarebbe stato necessario, giacchè aveva sentito replicate volte il Bruni nella sua prigione, di sentire anche la Gaudenzi, che trovavasi ancora in Milano, quantunque fosse già in sulle mosse onde trasferirsi a Venezia per la stagione di primavera. Pietro Verri, quantunque avesse ventidue anni, pure non era stato in teatro che poche volte, e anche quelle poche volte, sempre in compagnia di suo padre, il signor conte Gabriele; il quale non aveva mai permesso che il figlio si staccasse un momento da lui per uscire dal palchetto. Quel rigidissimo uomo non voleva assolutamente che il suo figliuol maggiore si trovasse neppure un istante in compagnia degli eleganti zerbini che passavan la notte in teatro a corteggiar dame, a giuocare nel ridotto, a dar mezz'oncie alle giovani corifee sul palco scenico.
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