Per verità che la casa di donna Paola Pietra era frequentata giornalmente da un numero così strabocchevole di persone, e le cose a cui ella era supplicata di provvedere erano tante e così continue e intricate, che non basterebbe il portafoglio di due ministri per darne un'idea. Però il lettore potrà credere che una tal ragione di vita dovesse riuscire molto incomoda e penosa a quell'egregia donna, e che a' dar spaccio a tutto non le potessero bastare le ventiquattr'ore del giorno. Una tal cosa infatti l'abbiamo pensata anche noi, e al punto da sentirci mancare il respiro, quel respiro che qualche volta avrà dovuto mancare alla stessa donna Paola. Ma a tutto si risponde col dire che ella vi aveva il suo genio, e che recava l'entusiasmo nel pensiero di poter essere utile altrui. Certo che una donna di tal tempra è una eccezione fuor d'ogni ordine comune; ma è perciò appunto che l'abbiam messa innanzi ai lettori; che gli uomini e le donne di tutti i giorni non meritano sempre di essere oggetto alle elaborazioni dell'arte. - Fra Cristoforo, ideale sublime, si rifuggì al chiostro, perchè il mondo lo sgomentò, e non vide che fuori del mondo il da ubi consistam per far fruttare la sua calda virtù a pro de' fratelli. - Donna Paola Pietra fuggì invece dal monastero, perchè non sentiva come nel claustro ella potesse esercitare un'azione benefica a pro dell'umanità, e volle ritornare nel tumulto della vita e nel fitto della battaglia, felicissima di affrontar pericoli e di medicare ferite.
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