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      C'è poi di più, che la contessa, a rigore di processo, dovrebb'essere sentita personalmente in giudizio... perchè una lettera... la S. V. capisce bene... può essere stata dettata e imposta dalla violenza, e la legge, quando vuole, tiene calcolo di tutto... onde a queste rimostranze il governatore potrebbe... Ella, che ha tanto senno ed esperienza, vede bene come vanno il più delle volte a finir queste cose, allorchè c'entra di mezzo il puntiglio.
      - Voi dite benissimo... ma allora che si fa?
      - V. S. mi perdoni, ma mi lasci parlare con libertà.
      - Io sono qui ad ascoltarvi.
      - È necessario che la S. V. senta la ballerina Gaudenzi alla quale io ho già parlato... Questa ragazza è la pupilla del Bruni, ed è la fanciulla più semplice e più virtuosa che dar si possa in seno a qualunque onesta famiglia, non che in mezzo alla polvere d'un palco scenico... ed è tanto sconcertata per la prigionia di quel bravo uomo di Bruni, che darebbe la vita onde vederlo rimesso in libertà. A costei ho dunque detto di venire a raccomandarsi alla S. V.
      - Non c'era nessun bisogno, io sono disposta a far tutto quello che c'è da fare... anche senza che questa fanciulla s'incomodi a venire da me...
      - Questo lo so anch'io, ma è un'altra la ragione per cui è necessario che questa buona ragazza venga consolata dalle parole e dai consigli della S. V.
      - Ma di che dunque si tratta?
      - È un affare assai delicato.
      - Sentiamo.
      - V. S. sa che il Senato... voglio dire i Senatori, almeno alcuni di loro, non sono quelli che precisamente dovrebbero essere.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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