.. quello fu un contrattempo!... E a Madrid... a proposito, sei guarito da quella puntura nel collo?... Ah... ecco qui...
Chi si guarda dal guarnello,
Più si guarda dal coltello....
Ah! ah! ah!... Poveri mariti, dove tu bazzichi... È però anche vero che non sei de' più fortunati... Là il collo fasciato, qui le mani legate. Ah! ah! ah!, e rideva un po' perchè aveva ragione, un po' perchè il vino rideva per lui.
- Taci, taci, Frontino, disse Amorevoli, e lasciami in pace, e se sei allegro più del solito, sta in carattere almeno e parla di cose allegre.
- Ho detto così per dire, e anche per darti un consiglio, il mio Amorevoli, perchè so che tu vai a Venezia... e quella è la città dei pericoli e dei trabocchetti amorosi. Però sta in guardia.
Ma gli altri compagnoni, sebbene allegri come il secondo tenore signor Frontino, diedero di svolta a quel discorso malsano, e trovati altri propositi, prolungarono sin quasi a sera lo sturamento del monterobbio; e se ne uscirono tutt'altro che responsabili della conservazione del loro centro di gravità. E fu davvero un mezzo prodigio se, verso mezzanotte, i suonatori del teatro raccapezzarono tanto di lena e di fiato da mettersi a sedere ad una orchestra posticcia innanzi alla porta dell'albergo dei Tre Re, per fare una serenata di congratulazione e d'addio al celebre tenore che il giorno dopo doveva partir per Venezia; perchè, se il lettore non lo sa, lo sappia adesso, che prima di abbandonare il Capitano di giustizia, condotto a guardar la faccia di Galantino, protestò di non ravvisarlo affatto; onde ebbe licenza, se voleva, di partire anche dalla città di Milano.
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